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Latemar una atica laguna

Nei pressi del Rifugio Torri di Pisa al Latemar nelle Dolomiti Fassane. In questa parte del massiccio numerosi filoni di lava attraversano con andamento verticale gli strati carbonatici.
Le rocce magmatiche hanno subito un raffreddamento molto veloce, a causa della rapida contrazione subita risultano fragili e facilmente erodibili. Gli agenti esogeni asportano le rocce filoniane lasciando isolati spettacolari pinnacoli di calcare dolomitizzato.

 

     

Pian della Nana

Brenta Nord Orientale, dalla cima del Monte Peller ho realizzato una fotografia ad altissima risoluzione della magnifica conca glacio-carsica della Nana.

L'alpe Nana è un altipiano magnifico che ha la forma di un gigantesco catino dal fondo piatto, bordato da due margini rocciosi con litologie di colore ed età diverse...

 
     

Cima Agosta

Adamello, Cima Agosta, in vista del passo del Frate. Siamo al confine del plutone, le intrusioni di magma consolidarono in profondità e al confine con le rocce carbonatiche in cui erano incassante: due "mondi" diversi, due processi litogenatici opposti uno endogeno, l'altro esogeno, si abbracciarono e contaminandosi. Al contatto si formarono rocce nuove come i marmi al Passo del Frate.
Forse per favorire altri incontri poco sotto il passo del Frate qualcuno ha "disegnato" una curiosa radura a forma di cuore.

 
     

Passo Val Cion

Passo Val Cion. Lagorai tutta la catena è costituita da rocce magmatiche compatte e massicce, ignimbiti e antiche colate laviche del Permiano, datate fra i 270 e 290 milioni di anni dal presente.
Il Lagorai è una delle zone del Trentino con più alto livello di naturalità, che si apprezza ancor più nella stagione fredda, quando la neve rende lungo, lento e meravigliosamente silenzioso, ogni percorso di avvicinamento alle sue cime ancora prive di elementi antropici e ricche di atmosfere solitarie e suggestive.

 
     

Sul fondo del catino

... l'alpe Nana è un altipiano magnifico che ha la forma di un gigantesco catino dal fondo piatto, bordato da due margini rocciosi con litologie di colore ed età diverse.
Percorrendolo si abbandona volentieri il sentiero per camminare fra il grigio della rocce e il verde della prateria alpina. Sul fondo sono molto evidenti azione di esarazione dei ghiacciai d'alta quota e spettracolari fenomeni carsici, che formano campi carreggiati, vaschette, scannellature nelle rocce carbonatiche solubili all'azione dell'acqua piovana.

 
     

La Valle S. Nicolò

La Valle S. Nicolò è una splendida laterale della Val di Fassa, una zona tra le più belle e naturali dell'area delle dolomiti fassane. Da Pozza di Fassa, salendo la valle verso la sua testata, si procede in direzione Est penetrando nel cuore del gruppo della Marmolada. La soglia alla fine della valle (Passo S. Nicolò) è una grande porta aperta verso un'alpe splendida e dalle forme tipicamente "dolomitiche"
Docili pendii ondulati coperti di prati si spingono fino alla base di una estesa serie stratigrafica, che culmina con ardite pareti calcaree verticali. La Valle S. Nicolò è un'area interessante dal punto di vista geologico, le sue rocce sono veri paradigmi per la comprensione dell' evoluzione delle dolomiti.