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26-27/VII/13: Trento inaugura il suo nuovo Museo della Scienza: il già famoso "MUSE". Anche geo360.it ha partecipato ad una parte dell'allestimento, siamo stati
impegnati nella progettazione e creazione di tre exhibit che fanno parte della straordinaria esposizione permanente. Una sfida molto interessante
dal punto di vista tecnico e caratterizzata da un alto contenuto
di innovazione e creatività. Abbiamo realizzato: una timeline di fotografie panoramiche e due tours di immagini
immersive, oltre a decine di scatti tematici.
exhibit
1 - timeline immersiva -
Il progetto consiste
in un "corridoio di immagini": sei proiettori generano in sincronia un'unica immagine panoramica lungo le
pareti di un tunnel appositamente realizzato al quarto piano del
Muse. Abbiamo
fornito una serie di immagni cilindriche delle montagne trentine
che sono state montate in sequenza dallo staff di Asteria (asteria.it).
Per questo exhibit abbiamo scattato in successione
oltre 40 cilindriche di un tramonto e dell'alba successiva, per riprodurre
lo spettacolo dei cambiamenti della luce a cavallo del dì e
della notte sulle pareti dei massicci dolomitici.
Realizzare questa sequenza prevedeva tempismo e pazienza: un lungo "appuntamento
con la luce" da affrontare con calma e la tecnica necessaria. Sono arrivato nel punto prescelto
nel pomeriggio di un sabato in cui le condizioni metereologiche previste
erano adatte. Da passo Rolle ho raggiunto la cima della Costazza
e ho montato la testa panoramica sul treppiedi; e poi sono rimasto
lì, scattando e girando attorno al cavalletto dalle 16.30 fino alle 23.00. Era
ancora piuttosto freddo e l'aria abbastanza tersa.
Mentre le ore passavano controllavo e ricontrollavo sensibilità,
tempi e diaframmi e poi scattavo ancora, attendendo il tramonto e l'enrosadira,
che poi in effetti c'è stata. Al crepuscolo siamo passati da 7-8 gradi a qualche grado sotto lo zero
la neve rigelava bloccando la mia attrezzatura al suolo e modificando debolmente
il volume del suo strato superficiale, cosa che mi ha costretto a qualche lieve
regolazione dell'assetto della testa panoramica.
Con il buio è arrivata una notte stellata meravigliosa:
la via lattea era imponente, gonfia e luminosa come raramente l'ho vista, ancora
qualche scatto notturno e poi sono sceso con le ciaspole ramponate e la pila
frontale percorrendo prima il comodo sentiero che mi ero tracciato salendo
e
poi
le piste da sci.
Poco più di un'oretta ed ero a Capanna Cervino dove avevo
prenotato. Alla salita nel pomeriggio avevo preso accordi con il gestore
e
grazie
alla sua cortesia avevo il permesso di entrare e uscire "fuori orario", ho dormito un po' e poi sono ripartiro verso le 3.45; un'altra oretta e mezza
in salita e alle 5.15 ero di nuovo lì in perfetta solitudine, sotto un' arco di stelle ancora splendenti, ho rimesso
i piedi del cavalletto nei "buchi" lasciati il giorno prima e ho aspettato le prime luci.
L'alba di Domenica è stata ottima: sapevo
che il sole sarebbe sorto nel bel mezzo del gruppo e avrei visto la luce diretta
solo verso le 9.00, speravo un qualche velatura colorata: il cielo è stato sereno fino alle 6.30 con filacci di nubi e qualche nebbia più in basso, poi sono comparse delle fantastiche nuvole rosse che si dissolvevano
mentre il sole saliva nel cielo. Al rientro terzo passaggio alla Capanna
Cervino, mi aspettava una colazione preparata con cura e un caffè che ho bevuto con la via lattea ancora negli occhi.
Entrando nel corridoio
si può godere la vista del crepuscolo e dell'alba alle Pale di San Martino, con il
piacere di potersi girare e far spaziare lo squardo da EST fino a
OVEST.
Ovviamente non potevamo
perdere l'occasione di scattare dalla Costazza al momento dell'Enrosadira del Cimon delle Pala, e nemmeno rinunciare a realizzare una fotografia panoramica HD, queste ultime immagini sono visibili solo su geo360.
exhibit
2 - Le cave trentine, coltivare la pietra -
Presentare in modo
interattivo e spettacolare il lavoro di coltivazione delle cave del
Trentino e mostrare l'uso delle pietre per la costruzione e l'arredo
urbano della città del Concilio, questo l'intento del geologo dott. Paolo Ferretti (Staff del MUSE).
Matteo Visintainer (geo360.it) e Marco Stucchi (marcostucchi.com)
hanno realizzato in piena collaborazione 2 percorsi multimediali immersivi per altrettanti exhibit interattivi. Siamo andati nelle zone della provincia
dove si ricava il Porfido, il Rosso Trento, il Verdello, la Tonalite
e abbiamo documentato l'estrazione e la lavorazione delle pietre,
e poi nel centro storico del capoluogo abbiamo fotografato (360 x
180) i luoghi dove questi materiali sono stati impiegati per secoli:
Sei fotografie panoramiche ad alta risoluzione, e circa un centinaio di fotografie
di dettaglio corredati da testi in tre lingue.
exhibit
3 - le pietre locali nell'arredo urbano di Trento -
Le immagini a 360° sono
uno strumento portentoso per documentare spazi architettonici, paesaggi
urbani, ambienti di lavoro, esposizioni; questa fotografia del centro storico della
città di Trento realizzata per il museo delle scienze, è on-line su geo360.it nella sezione Opere, un nascente "alter ego" di geo360.it che si sta popolando di "fotografie antropiche" 360x180.
© Matteo Visintainer.
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